SOTTOSPECIE
T. h. horsfieldii
T. h. kazakhstanica T. h. rustamovi
ORIGINE E HABITAT NATURALE
Ha una distribuzione piuttosto vasta, dalla costa sud – orientale del Mar Caspio fino ad Iran, Afganistan e Pakistan, e ad est fino alla Cina occidentale. Occupa ambienti aridi, deserti rocciosi, steppe delle regioni montagnose, fino ad un’altezza di 1.600 metri (ma alcuni soggetti sono stati trovati fino a 2.300 m), ambienti con forti sbalzi climatici. Si trova più di frequente accanto a fonti d’acqua, dove la vegetazione è più abbondante. Per riparasi dalle temperature estreme scava nel terreno gallerie lunghe anche 2 metri, e a volte occupa le tane abbandonate scavate dai mammiferi. Nella parte più a nord del suo range T. horsfieldii va in letargo durante l’inverno, mentre nella parte più a sud va in estivazione d’estate.
DESCRIZIONE
Le dimensioni variano da 17 a 22 cm circa. Il carapace è rotondeggiante e appiattito; lo scuto sopracaudale è unico. La corazza ha una colorazione variabile da marrone chiaro a giallo bruno, con dei disegni marrone scuro. Il piastrone non ha cerniere, ed è solitamente nero con i bordi degli scuti marroni; in alcuni soggetti è completamente nero. La pelle è giallastra. Ai lati della coda spesso sono presenti dei tubercoli, più grandi nei maschi. La punta della coda presenta un astuccio corneo. E’ abbastanza caratteristica la presenza di sole quattro dita in tutti gli arti.
DISMORFISMO SESSUALE
I maschi sono più piccoli, hanno una coda più lunga con l’apertura cloacale più lontano dalla base della coda.
MANTENIMENTO IN CATTIVITA'
E’ essenziale fornire a T. horsfieldii condizioni climatiche adeguate perché possa sopravvivere in cattività: questa tartaruga richiede, infatti, un habitat arido. Occorre allestire una sistemazione all’aperto con un terreno soleggiato, asciutto e ben drenato, fornito di qualche cespuglio, circondato da una solida recinzione alta almeno 45 cm. La protezione dal freddo viene offerta da una piccola serra posta in una zona soleggiata. Il fondo erboso o un terreno umido causano problemi di salute. Si deve porre particolare cura per evitare la fuga, perché questa tartaruga è discretamente abile nell’arrampicarsi e può anche scavare profondi tunnel. Si adatta bene al freddo, purché asciutto; un clima freddo e umido è rapidamente fatale.
Queste tartarughe si adattano male alla vita in terrario, per la difficoltà di creare un microclima adeguato. In alternativa, occorre costruire al chiuso un recinto di un paio di metri per lato, fornito di lampade UVB e una lampada riscaldante che crei un punto caldo localizzato, con un substrato di ghiaia e sabbia profondo almeno 10 cm e dei nascondigli. L’ambiente deve essere asciutto, perché non tollera l’umidità. La temperatura ideale diurna è nel range di 22-28°C, mentre quella notturna deve abbassarsi a 18-20°C. I soggetti di recente importazione non devono essere fatti ibernare per il primo inverno, e vanno mantenuti al caldo in terrario.
ALIMENTAZIONE
T. horsfieldi è strettamente erbivora; l’alimentazione è analoga a quella richiesta per le altre tartarughe del genereTestudo, e deve essere composta dalle piante che crescono spontaneamente in prati e giardini: erba, trifoglio, tarassaco, piantaggine, fiori, ecc. Altri alimenti adeguati sono l’erba medica e le foglie di fico d’India.
Se la tartaruga ha a disposizione a sufficienza di questo tipo di alimento non necessita di altri alimenti o di integrazione. I vegetali coltivati rappresentano una scelta nettamente inferiore, e vanno dati sporadicamente, nei periodi in cui sia carente l’alimento naturale. Si possono offrire ad esempio cavoli (di vari tipi), ravizzone, lattuga, prezzemolo, foglie di carota, cardo, peperoni dolci rossi e verdi, zucchini, ecc. Totalmente controindicati e dannosi sono i carboidrati (pane, pasta, ecc.), il latte e i derivati del latte (ad esempio la mozzarella), qualunque alimento contenente proteine animali (carne, cibo per cani e gatti, mangime per tartarughe onnivore, larve di insetti).
Non deve mai mancare un basso recipiente d’acqua, sempre fresca e pulita.
LEGISLAZIONE
Testudo horsfieldii è in appendice II CITES e in allegato B del Regolamento CE 2724/2000. Significa che per essere commercializzata e detenuta deve possedere la relativa documentazione CITES o l’attestazione (copia del verbale di nascita) che dimostra che si tratta di un esemplare nato in cattività in un paese dell’Unione Europea.
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